Il Terziario Donna provincia di Varese, nel suo programma di attività sul territorio, quest’anno ha deciso di porre all’attenzione dell’opinione pubblica, delle istituzioni e delle scuole un fenomeno diffuso ma nascosto: quello delle molestie sul luogo di lavoro. Come è ormai nel proprio DNA, Terziario Donna porta avanti i propri progetti e le proprie campagne in modo da avvicinare la più ampia platea possibile al tema che di volta in volta viene individuato. Vengono scelti format e linguaggi diretti, spesso fuori dagli schemi, proprio come in questo caso, tramite il coinvolgimento di una importante realtà del nostro territorio, l’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni.

«Sono molto contento di questa iniziativa che riguarda un tema molto sentito – le parole di Alessandro Munari, presidente della fondazione Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni – Come Istituto Antonioni siamo da sempre attenti ai temi sociali».

«L’idea, subito accolta dall’Istituto Antonioni, è stata di realizzare un cortometraggio sul tema delle molestie sui luoghi di lavoro – racconta Cristina Riganti, presidente di Terziario Donna – abbiamo perciò messo a disposizione una borsa di studio, grazie anche al contributo dell’Organismo Paritetico Provinciale e alla disponibilità del suo presidente Alessandro Castiglioni, per un concorso di sceneggiatura aperto agli studenti della scuola intitolata al grande Antonioni». «Il nostro scopo era raccontare in pochi minuti la molestia sul luogo di lavoro – prosegue Cristina Riganti – e il vincitore, Giacomo Cereghini, con il suo “Le dita” ha centrato in pieno l’obiettivo che ci eravamo prefissati».

«Mi ha molto colpita la sensibilità con la quale il vincitore ha trattato la natura subdola delle molestie – ha dichiarato Laura Campiglio, nella giuria del concorso – ha reso in maniera precisa e acuta il problema, nonostante la giovane età».

«Abbiamo individuato una creatività in grado di trasferire un valore importante in un linguaggio rivolto ai giovani – commenta Marco Crepaldi, Amministratore Delegato dell’istituto Antonioni – Questo cortometraggio rientra nei progetti speciali della scuola. La supervisione alla regia è affidata a Viola Folador, diplomata da noi, che lavorerà con una troupe al femminile, oltre che naturalmente con Giacomo Cereghini».

«Il cortometraggio realizzato grazie alla nostra borsa di studio avrà un ruolo centrale nell’evento organizzato dal Terziario donna nelle cinque principali città dello nostra provincia – spiega Cristina Riganti – Si partirà da Gallarate il 24 novembre, per poi toccare nel 2023 Varese, Busto Arsizio, Saronno e Luino. “Le dita” di Giacomo Cereghini sarà il punto di partenza per una riflessione e una analisi sulle molestie sui luoghi di lavoro. Ci rivolgeremo agli studenti delle scuole superiori con l’obiettivo di spiegare questo fenomeno, fare capire come riconoscerlo (ad esempio dove finisce la battuta scherzosa e dove inizia la molestia). Fare perciò prevenzione, partendo dalla generazione futura, da chi, nel giro di pochi anni, entrerà nel mondo del lavoro».

Motivazione della Giuria per la sceneggiatura di Giacomo Cereghini

Vince Giacomo Cereghini per avere avuto la capacità di raccontare – senza alcuna retorica ed eludendo il rischio di banalizzazione – il grave fenomeno sociale delle molestie sul luogo di lavoro; e per essere altresì riuscito a sintetizzare e a ritrarre con delicatezza, attraverso una storia semplice ma efficace, gli abusi del potere e la viltà di coloro che ne fanno strumento di vantaggio personale.